10 anni di salario minimo in Germania: un bilancio COSMO italiano 10.04.2024 18:00 Min. Verfügbar bis 10.04.2025 COSMO Von Cristina Giordano


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10 anni di salario minimo in Germania: un bilancio

Stand: 10.04.2024, 17:31 Uhr

di Cristina Giordano, Enzo Savignano e Tommaso Pedicini

Sono passati 10 anni da quando l'allora governo di grande coalizione a guida Merkel approvò la legge sul salario minimo che fu poi introdotto a partire dal 2015. Da 8,50, il salario minimo in un decennio è passato a 12,41euro all'ora. Enzo Savignano ci racconta la storia di questa riforma. Con l'economista Oliver Holtemöller tracciamo un bilancio delle conseguenze del salario minimo. Mentre con la ricercatrice Silvia Spattini spieghiamo come mai in Italia non sia stato ancora introdotto.

salariominimo

Quando nasce l’idea di un salario minimo in Germania

L’idea del salario minimo si andò rafforzando nelle file della socialdemocrazia nel corso del secondo governo Merkel, quando la cancelliera guidava un governo conservatore di coalizione tra Unione cristianodemocratica e liberali. In quella fase l’economia del Paese continuava a crescere ma i salari, soprattutto ad Est, restavano troppo bassi. Ricordiamo, inoltre, che venivamo da anni in cui erano stati riformati e ridotti i sussidi sociali, soprattutto con l'introduzione di Hartz IV.

Approvazione della prima legge sul Mindestlohn

Il consiglio dei ministri nel corso della primavera del 2014 stabilì l’introduzione del salario minimo. La prima legge sul salario minimo tedesco entrò in vigore dal 1 gennaio 2015 con una paga minima oraria di 8,50 euro lordi. Nel governo l’Unione Cdu/Csu temeva che l’introduzione del salario minimo potesse mettere a rischio molti posti di lavoro e creare molte difficoltà in particolare alle piccole imprese. Anche per questo motivo inizialmente si pensò di introdurre nei Länder orientali un salario minimo più basso, un escamotage poi accantonato in fretta.

I diversi aumenti del Mindestlohn

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Il ministro del Lavoro, Hubertus Heil (SPD)

Per alcuni anni la paga minima oraria rimase fondamentalmente invariata. Ma a partire dal 2020, sempre dietro pressione dei socialdemocratici, si è stabilito un aumento della tariffa minima oraria a 9,35 euro nel gennaio 2020, passata a 9,50 nell'estate del 2021 e 10,45 nell’ottobre sempre del 2021. Nel corso del 2022 il primo governo tripartitico nella storia della Repubblica federale, guidato dal cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz, ha dato il via libera ad un ulteriore aumento della tariffa minima oraria, per far fronte alla crisi del dopo-pandemia ma anche per i timori di un aumento dell’inflazione determinata soprattutto dalla crisi energetica.
Il Bundestag il 3 giugno 2022 ha quindi approvato l’aumento del salario minimo a 12 euro lordi a partire dal 1 ottobre. L’ultimo aumento è scattato il primo gennaio di quest’anno a 12,41 euro all’ora. È stato stabilito anche un ulteriore aumento per il 2025, a 12,81 euro all’ora.

Chi stabilisce gli aumenti in Germania

Poco dopo l’introduzione del salario minimo, è stata creata la Mindestlohnkommision, una commissione indipendente formata da economisti, studiosi, rappresentanti di imprenditori e sindacati, che suggerisce se il salario minimo in vigore è adeguato e se risponde alle esigenze di tutte le categorie. E che indica eventuali adeguamenti.

Le eccezioni sul salario minimo

Alcune categorie di apprendisti che effettuano la Ausbildung, l'apprendistato, la paga oraria può anche essere inferiore al salario minimo stabilito dalla legge. E per alcune categorie di lavoratori, per esempio paramedici o impiegati nel settore sanitario che seguono malati ed anziani, la paga minima è superiore ai 12,41 euro all’ora. Un intervento straordinario questo, stabilito quando il personale sanitario è stato messo a dura prova dalla pandemia da Covid-19. Ovviamente ci sono già stati casi in cui i datori di lavoro non hanno rispettato l’obbligo di tariffa minima oraria. Se i controlli effettuati periodicamente dalla Bundeszollverwaltung rilevano irregolarità e violazioni della legge, scattano subito sanzioni anche molto pesanti fino a 500mila euro. Ci sono poi discussioni aperte, per esempio nella ristorazione, settore in cui molti imprenditori sostengono di trovarsi in grandi difficoltà proprio a causa del rispetto del salario minimo.

Quando un salario minimo al livello europeo?

Un salario minimo europeo non esiste, ma sono sempre di meno i Paesi dell’Ue che non hanno introdotto questa misura e l’Italia è uno di questi. Comunque il salario minimo è e sarà un tema di discussione nel corso della campagna elettorale per le Europee di giugno. Per esempio la Spd nel suo programma chiede l’introduzione di una tariffa minima oraria al livello europeo. Inoltre, con una recente direttiva europea, risalente all’agosto del 2023, la Commissione europea non prevede un livello di salario minimo specifico che gli Stati membri devono raggiungere, ma promuove la contrattazione collettiva sulla determinazione dei salari e intende sostenere livelli adeguati di salari minimi legali.

Quali ricadute del Mindestlohn sull’economia tedesca?

Lo abbiamo chiesto a Oliver Holtemöller del Leibnitz Institut für Wirtschaftsforschung di Halle: „Il salario minimo ha aumentato la paga oraria, ma non ha aumentato il reddito familiare. Anche perché si sono inseriti nuovi fenomeni: molti lavoratori con il salario minimo hanno iniziato a lavorare per esempio con contratti part-time. E quindi di fatto il reddito familiare non è aumentato”, spiega Höltemoller che poi aggiunge: “Percepiscono il salario minimo soprattutto lavoratori con contratti da minijob. Anche la regione geografica fa la differenza: a Est ci sono molti più lavoratori con il salario minimo che a Ovest”.

In Italia ancora non esiste un salario minimo

In Italia, il salario minimo non decolla. Ci sono ciclicamente dibattiti e proposte di legge, ma puntualmente vengono respinte. L'ultima la scorsa estate, finita in un nulla di fatto. Una valutazione negativa è arrivata anche a fine 2023 dal CNEL, il Consiglio nazionale dell’Economia e del Lavoro, che non vede una correlazione tra la povertà e gli stipendi bassi e quindi di fatto non ritiene indispensabile una sua introduzione in Italia. “In Italia il salario minimo non è legale ma contrattuale, ossia stabilito dalla contrattazione collettiva”, spiega Silvia Spattini, ricercatrice e studiosa ADAPT, associazione fondata da Marco Biagi, dedicata agli studi internazionali e comparati sul lavoro. In Italia ci sono degli esempi di salario minimo introdotto a livello locale, aggiunge Silvia Spattini. Firenze e Livorno sono state le prime città ad assicurare ai lavoratori del comune il salario minimo di 9 euro. Si può citare anche il caso del comune campano di Bacoli, che ha deciso di concedere questa tutela ai bagnini e agli stagionali, categorie di lavoratori spesso sfruttati.