La NATO compie 75 anni... e si vedono tutti COSMO italiano 02.04.2024 20:56 Min. Verfügbar bis 02.04.2025 COSMO Von Filippo Proietti


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La NATO compie 75 anni... e si vedono tutti

Stand: 02.04.2024, 17:42 Uhr

a cura di Filippo Proietti, Giulio Galoppo e Tommaso Pedicini

Il 4 aprile l'Alleanza atlantica compie 75 anni. Nata con intento difensivo durante la Guerra fredda, la NATO si è estesa di recente a molti Paesi dell'ex Patto di Varsavia e ha accolto anche due Stati storicamente neutrali, come Svezia e Finlandia. Eppure l'esistenza della NATO e la sua funzione sono messe in dubbio dagli stessi USA, Paese guida della NATO, che hanno sempre meno interessi strategici in Europa. Ne parliamo con Giulio Galoppo, Federico Petroni e Maurizio Simoncelli.

Eine Sitzung der NATO

Una riunione plenaria della NATO

Le origini della NATO (North Atlantic Treaty Organization)

In seguito all'introduzione da parte statunitense del nuovo Marco nei tre settori occidentali della Germania, Stalin ordina il cosiddetto “Blocco di Berlino Ovest”, a partire dal giugno del 1948, al quale gli alleati occidentali rispondono organizzando un ponte aereo. Questa vicenda favorisce la decisione di istituire un'alleanza occidentale contro quella che viene percepita come la “minaccia sovietica”. Infatti, già nell’estate del ’48 vengono avviati i colloqui per giungere a un coinvolgimento degli Stati Uniti nella difesa comune europea. Questi negoziati si concludono il 4 aprile 1949 con la firma a Washington del Patto Atlantico, cioè l'alleanza di difesa occidentale alla quale aderiscono dodici Paesi. Oltre agli Stati Uniti e al Canada, aderiscono alla NATO la Gran Bretagna, la Francia, il Belgio, i Paesi Bassi, il Lussemburgo, il Portogallo, l’Italia, la Norvegia, l’Islanda e la Danimarca.

L’obiettivo dell’Alleanza atlantica

All’epoca l'obiettivo dell'Alleanza è quello di garantire la sicurezza e la pace degli Stati membri, soprattutto nel contesto della Guerra fredda con gli Stati del blocco orientale sotto la guida dell'Unione Sovietica. Un accordo centrale tra gli Stati è sancito, infatti, dall'articolo 5 del Trattato: un attacco contro un membro deve essere considerato come un attacco a tutti gli Stati della NATO. L'articolo è stato applicato per la prima volta nel 2001, dopo l'attacco terroristico dell'11 settembre alle Torri Gemelle di New York.

Ampliamento e trasformazione della NATO

Già nel 1952 si hanno le prime nuove adesioni, con la Turchia e la Grecia. La Repubblica Federale Tedesca, invece, viene ammessa nel 1955, anno in cui, tra l’altro, l'URSS e i Paesi socialisti dell'Europa orientale formano una propria alleanza militare, il Patto di Varsavia, che, col crollo dell'URSS, però, si dissolve.

La NATO firma quindi un Partenariato per la pace con gli Stati dell'Est Europa. A questo segue l'Atto di fondazione NATO-Russia sul mantenimento della pace e il controllo degli armamenti. Siamo negli anni tra il 1991 e il 1997 e l’alleanza stringe partnership con gli ex avversari e offre loro assistenza, senza che siano ancora membri. Nel 1994, si ha la prima missione di combattimento dell'Alleanza. La NATO abbatte, infatti, quattro aerei serbi in una no-fly zone imposta dalle Nazioni Unite in Bosnia-Erzegovina e nel 1999 effettua attacchi aerei (senza mandato ONU) per proteggere la popolazione albanese in Kosovo dagli attacchi serbi, dove dispiega poi 40.000 soldati.

Il 1999 è anche l’anno in cui l’Alleanza accetta l’adesione dei primi Paesi dell’Europa orientale. Si tratta di Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia. Due anni dopo, in seguito agli attentati dell’11 settembre negli Stati Uniti, la NATO dichiara per la prima volta lo stato di alleanza. Molti Paesi partecipano alla missione militare in Afghanistan, che termina nel 2021 con un ritiro caotico, e molto criticato, in seguito all'avanzata dei Talebani.

A partire dal 2004, entrano nella NATO Slovacchia, Slovenia, Bulgaria, Romania e le tre repubbliche ex sovietiche Lituania, Estonia e Lettonia, seguite più tardi da Albania, Croazia, Montenegro e Macedonia del Nord. Nel frattempo, nel 2007, su iniziativa dell’allora primo ministro giapponese, Shinzo Abe, nasce il cosiddetto Quad (Quadrilateral Security Dialogue), un’alleanza strategica informale che vede la partecipazione di Australia, Giappone, India e Stati Uniti, il cui scopo è quello di contenere l’espansione della Cina nella regione dell’Asia-Pacifico, insomma una specie di NATO asiatica.

L’inizio di nuove tensioni tra Nato e Russia

Jens Stoltenberg

Jens Stoltenberg, segretario generale della NATO dal 2014

Nel 2008, in occasione di un vertice a Bucarest, la NATO offre all'Ucraina e alla Georgia la prospettiva di adesione. Quell’estate, le truppe russe invadono la Georgia. Ma è solo nel 2014, dopo l'annessione della penisola ucraina di Crimea da parte della Russia, che la NATO sospende la cooperazione con Mosca.

L’aggressione russa dell’Ucraina, il 24 febbraio 2022

Con l’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022, si spezza ogni forma di dialogo tra la Russia di Putin e la NATO. La Russia viene considerata ora come “minaccia diretta”. L'Ucraina è, infatti, un Paese partner, ma non ancora membro, della NATO. Gli Stati membri della NATO sostengono quindi sin da subito l'Ucraina, fornendo attrezzature militari in modo sempre più massiccio. Nel maggio del 2022, Finlandia e Svezia chiedono ufficialmente di aderire alla NATO. Per entrambi i Paesi, la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina è stata la principale motivazione per l'adesione all'Alleanza. La Finlandia viene ufficialmente accolta nel marzo 2023. La Svezia, invece, ha dovuto aspettare fino a marzo di quest’anno, poiché Turchia e Ungheria non davano il nulla osta, giunto solo all’inizio del 2024.

Quella dell’invasione russa in Ucraina non è l’unica sfida che la NATO si trova ad affrontare al momento. In caso di rielezione a Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ha ripetutamente minacciato di ritirare gli Stati Uniti dalla NATO. Ha inoltre dichiarato che da presidente non proteggerà da un eventuale attacco russo i partner NATO inadempienti, quelli cioè che spendono meno del 2% del proprio Pil in armamenti.

Argomenti a favore e argomenti contro la NATO

Alla vigilia del 75° anniversario dalla istituzione della NATO, la funzione di questa alleanza sembra ancora centrale, sul fronte ucraino appunto, o nel perenne focolaio di crisi in Medioriente, o ancora nella lotta al terrorismo islamico, solo per citare alcuni esempi.

D'altro canto per gli USA, la NATO sembra rappresentare ormai più una fonte di problemi che di opportunità. Federico Petroni, della rivista di geopolitica Limes, ai microfoni di COSMO italiano spiega perché farsi carico della difesa degli alleati europei sia diventato un fardello gravoso per gli USA. Petroni sottolinea, inoltre, come l’alternativa di una difesa comune europea, senza gli USA, sia, almeno al momento, una pia illusione.

Secondo Maurizio Simoncelli dell’Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo, a 75 anni dalla sua fondazione, dalla “alleanza difensiva territorialmente circoscritta” che era, la NATO si è trasformata in “un gendarme del mondo”. Un gendarme che, però, non è certo a servizio della comunità internazionale, ma di una sola parte del mondo, quella dei Paesi occidentali.