I 50 anni della Golf: una storia di successo italo-tedesca COSMO italiano 08.04.2024 21:40 Min. Verfügbar bis 08.04.2025 COSMO Von Cristina Giordano


Download Podcast

I 50 anni della Golf: una storia di successo italo-tedesca

Stand: 08.04.2024, 16:07 Uhr

di Cristina Giordano, Enzo Savignano e Cristiano Cruciani

La storia dell'auto più amata dai tedeschi prodotta per la prima volta nel 1974 su design italiano, ce la racconta Enzo Savignano. In molti ci avete raccontato le "vostre" Golf sulla nostra pagina facebook. Con Paolo Tumminelli, architetto e docente di design, abbiamo parlato dei segreti del successo di mercato di questa macchina ormai leggendaria.

golf

Quando inizia la favola della Golf

Era il 29 marzo del 1974 quando la casa automobilistica ha avviato la produzione del primo modello di Golf. Ma la gestazione di questa nuova auto che farà la storia dell’automobilismo, parte già alcuni anni prima: alla fine degli anni ’60 il Maggiolino, l’auto a lungo simbolo della Volkswagen non vendeva più come prima. I vertici della VW cercavano una svolta, nuove idee. Nel 1969 venne presentato un prototipo di auto sportiva, che raggiungeva quasi i 190 km orari ma che era accessibile dal punto di vista economico a molti automobilisti. Il prototipo era stato realizzato dalla Porsche ed aveva un nome in codice: Volkswagen EA 266, fu seguito a sua volta da altri due prototipi la EA 276 e la EA 337. Intanto anche la concorrente casa automobilistica di Ingolstadt, Audi, stava lavorando ad un’auto sportiva pensata per i normali  automobilisti. E in Italia la FIAT tra fine anni ‘60 e inizio anni ‘70 iniziava ad ottenere un grande successo di produzione e vendita con i modelli 127 e 128. Insomma a Wolfsburg c’era fretta di produrre qualcosa di nuovo che potesse mettere in difficoltà le altre case automobilistiche.

La svolta per Volkswagen arriva proprio dall’Italia

giugiaro

Il primo designer della Golf, Giorgetto Giugiaro

La casa di Wolfsburg si rivolse a colui che in quel momento veniva considerato il più bravo designer di auto del mondo: Giorgetto Giugiaro. Pare infatti che una delegazione di Volkswagen dopo aver visitato il Salone dell'Auto di Torino nel 1969 avesse stilato una lista delle più belle auto viste durante l'esposizione. Su 6 auto, 4 erano state disegnate da Giugiaro. Nel gennaio del 1970 ci fu la prima riunione tra Giugiaro e l’amministratore delegato della Volkswagen, Kurt Lotz. Nelle idee di Lotz, l’erede dell'auto Maggiolino avrebbe dovuto esprimere forme moderne, mantenendo, come dicono gli esperti di auto, un’abitabilità analoga a quella della Maggiolino, creata da Ferdinand Porsche nel lontano 1937. È il caso di dire veniva affidata all’Italdesign la rinascita dell’automobilismo tedesco che doveva dimenticare e diciamo anche soppiantare un’ auto comunque lanciata nell’epoca nazista.

Inizia l’èra Golf

La prima Golf del 1974 aveva una linea squadrata ma allo stesso tempo slanciata e sportiva. C’era la versione a 5 ma anche a 3 porte che poi risultò la più venduta, anche perché più economica. In Italia le prime Golf arrivarono in estate con prezzi di poco superiori agli 8 milioni, non poco per un auto negli anni ’70.

L’auto sportiva quasi per tutti

Golf come tipo di automobile si inseriva tra le utilitarie e le familiari, era un’auto sportiva ma anche molto affidabile. Ancora oggi girano alcuni modelli della Golf 1 e Golf 2, la loro carrozzeria venne prodotta e curata con particolare attenzione, con accorgimenti antiruggine per la carrozzeria migliori dei modelli successivi. I costi in Germania della prima Golf partivano da 8.000 marchi in su. I modelli successivi diventarono più costosi comunque rivolti alla cosiddetta classe media e benestante tedesca. E nel 1976, per rispondere alle esigenze degli automobilisti tedeschi amanti delle auto potenti e veloci, nacque la Golf Gti, che aveva un motore molto potente per un’auto di quelle dimensioni. Nei mesi ed anni a seguire ci fu un vero e proprio boom di vendite del modello Gti. Negli anni a venire la VW ha continuato a realizzare le Golf Gti per tutti i nuovi modelli realizzati.

I modelli di Golf

In totale ce ne sono stati 8. La Golf 2 venne presentata nel 1983. Il design fu sviluppato internamente, sotto la direzione di Herbert Schäfer. Egli rispettò proporzioni e “spirito” del modello di Giugiaro, ma con linee più arrotondate. Il terzo modello, il primo dopo la caduta del Muro venne presentato nel 1991. Negli anni ’90 si iniziò anche a pensare alla sicurezza, airbag e carrozzeria tubolare. Nel 1997 con la Golf 4 arrivò lo sviluppo dell’elettronica. Con il nuovo secolo nel 2003 la Golf 5, la sei nel 2008 e la sette nel 2012, con evoluzioni e migliorie dal punto di vista dell’aerodinamica, elettronica e motore. L’ottava generazione è uscita alla fine del 2019. La maggior parte dei modelli erano a benzina, diesel e successivamente ibride ed elettriche.

La Golf fu veramente rivoluzionaria?

Lo abbiamo chiesto a Paolo Tumminelli professore di Design presso la Technische Hochschule di Colonia, ed esperto di design d'auto. “Quando inventarono la Golf la misero proprio nel centro di un ideale mercato in cui c’erano i lenti e i veloci, c’erano i poveri e i ricchi, misero proprio la Golf nel mezzo, una macchina che andasse bene a tutti. E questo posizionamento sostanzialmente è rimasto. Oggi la Golf può essere una macchina quasi economica. Una scelta razionale per una famiglia di moderate ambizioni, ma può essere anche un veicolo molto raffinato, veloce e performante”. E forse è proprio qui che si nasconde il segreto del successo della Golf. Un'auto socialmente trasversale che ha saputo mantenere molto forte il legame affettivo con i suoi automobilisti - come dice il professor Tumminelli, ma che piace proprio perché in fondo, nonostante i suoi restyling, nel corso degli anni, non è mai cambiata veramente.